La cocacola delle delizie vol 2

Io, schiava di piacere romana perfettamente addestrata e di origini germaniche, fui venduta all'asta ad Aurelia, una signora dell'alta società romana. Insieme alla giovane nipote Diana vivevamo in una villa di lusso. A causa della mia imprudenza, sopravvalutai le mie capacità e fallii la mia padrona per due volte di seguito, per cui fui esiliato dall'Olimpo del sesso all'inferno degli schiavi. Dopo un lungo periodo di sofferenza, fui salvata da Diana, che aveva mandato sua zia a curarmi. Nel frattempo la nipote aveva comprato all'asta una schiava sessuale della «schola Veni in Pompeij» (scuola per schiavi di P.), perché le piaceva di più. Si chiamava Brigitta. Noi tre eravamo una squadra perfetta. Prima Brigitta insegnò a Diana alcuni esercizi del suo addestramento e poi le due donne mi «educarono» in un modo molto speciale. A sorpresa, però, Aurelia tornò. Improvvisamente sembrava molto in forma perché si era allenata volontariamente alla SViP per qualche settimana e si era presa una terribile rivincita su noi tre.